Vinyasa Krama
Aspetto dinamico dell’Hatha Yoga, in cui da una sequenza-base, il “Saluto al Sole” (SURYA NAMASKAR) si sviluppa il passaggio da una postura all’altra lasciando fluire i movimenti con un ritmo che è personale e determinato dal “battito” del proprio PRANA.
Il divulgatore di tale tecnica, Swami Krisnamacharya, padre dello Yoga moderno/contemporaneo, ha codificato una serie di sequenze (VINYASA) aventi per scopo l’esecuzione ottimale di una specifica posizione. I punti di forza di questo diverso approccio sono:
LA FLUIDITÀ NEL MOVIMENTO
ogni posizione fluisce nell’altra in modo armonico e dinamico, spesso assumendo le sembianze di una coreografia (pur non essendo tale!). Quel che fluisce è il “soffio pranico” che alimenta la posizione stessa e ne garantisce il beneficio sul piano fisico, mentale e spirituale.
L’ATTENZIONE VISIVA (DRISHTI) AD UN PUNTO ESTERNO
gli occhi rivestono un ruolo importante nell’esecuzione degli asana, soprattutto nello sviluppo delle sequenze dinamiche, perché direzionando lo sguardo viene direzionato contemporaneamente anche il PRANA potenziando l’effetto della posizione.
CONSAPEVOLEZZA DEL RESPIRO (UJJAYI PRANAYAMA)
il ritmo respiratorio deve rimanere costante e profondo per tutta l’esecuzione della sequenza dinamica e, per garantire questo, è necessario mantenere l’attenzione ad una tecnica di tecnica di pranayama specifica che prende il nome di UJJAYI PRANAYAMA (il Respiro Vittorioso).
POTENZA AL SERVIZIO DELLA LEGGEREZZA
l’impegno fisico e psicologico nello sviluppo della sequenza può indurre ad appesantire la dinamica del vinyasa che dovrebbe, invece, mantenere quella leggerezza e soavità che consente al corpo di muoversi all’unisono con il respiro.