Riflessologia plantare indiana
Da sempre i sistemi riflessogeni sono stati considerati un utile strumento diagnostico e terapeutico.
Le mani, i piedi, il volto, il cranio e l’addome rappresentano le più importanti aree riflesse del corpo in cui è possibile lavorare su specifici punti che hanno un riverbero neuro-fisiologico ed energetico su tutto l’organismo.
In particolare, la riflessologia plantare lavora dividendo il piede in zone e punti riflessi che trovano specifiche corrispondenze negli organi viscerali, organi di senso, sistema ghiandolare, sistema cardio-circolatorio e linfatico, sistema nervoso, sistema muscolo-scheletrico.
Oltre all’aspetto fisiologico, si lavora quello energetico, si attivano con manovre più delicate-scivolate punti vitali che trovano un riflesso nella fisiologia sottile del corpo, il cui buon funzionamento influisce sulla stabilità emotiva-energetica e fisica dell’individuo.
L’obiettivo della tecnica è rendere consapevoli la persona della profonda connessione esistente tra pianta del piede e sistema vitale in modo da utilizzare la mappa dei punti come uno scanner bio-energetico in grado di portare in superficie eventuali disequilibri ed intervenire su questi con tecniche di digitopressione e rilassamento.
I benefici che si ottengono non sono solo di ordine fisiologico: un riequilibrio consapevole di tutto il sistema organico comporterà una maggior carica vitale che sarà sapientemente distribuita in ogni comparto del corpo.
Unitamente a questo, un grande senso di benessere e serenità si diffonderà in ordine a quanto la persona saprà abbandonare tensioni e rigidità da tempo accumulate.